E sorgeva un problema: cosa rappresenta tale "
psi" ?
Ristagnava ancora, nell'aria avvelenata del primo dopo-guerra, la filosofia indeterministica di Heisenberg, e risultò vincente, quindi, l'interpretazione di Born (Nobel 1954), secondo cui un sistema fisico vive simultaneamente in
tutti i suoi auto-stati stazionari un(x,y,z), fino a quando una nostra misurazione fa "collassare" (!!) l'energia in un solo "auto-valore", En (quello sperimentalmente osservato), secondo una distribuzione di probabilità determinata
dalle quantità
Cn^2.
Dato il ruolo assunto dall'osservatore (cioè da noi!), gli eventi di Natura non possedevano più la realtà obiettiva che i fisici avevano sempre dato per scontata! A questo punto, nello spirito euristico varato anni prima da Bohr,
l'equazione (5) venne "generalizzata" nella forma
apparentemente simile alla (5) stessa, ma contenente un potenziale dipendente dal tempo, V(x,y,z,t), al posto di quello indipendente dal tempo, V(x,y,z): il che, come potrebbe mostrarsi agevolmente, rende l'equazione... del tutto
ingiustificabile. Mentre la (5) è una facile conseguenza della (4), e quindi, in ultima analisi, dell'ipotesi di de Broglie delle onde di materia, la (8) cade direttamente dal cielo!
La stessa interpretazione di Born, basata sulla (5), pareva ridimensionata...
Ma niente paura: tale "terza equazione di Schrödinger" fu assunta come dogma, cioè come postulato primario, associato ad una funzione che, non potendo ritenersi necessariamente della forma (7), diventava, tout court, una descrizione
della "probabilità di presenza" della particella, senza nemmeno potersi più appoggiare su auto-stati stazionari!
Si accettava, seriamente, che delle "onde di probabilità" (delle onde che potremmo definire "concettuali") potessero viaggiare, interagire con la materia, diffrangere e interferire come onde fisiche, dopo aver tanto predicato sulla natura
pragmatica degli "osservabili"!
Le Nuove Leggi della Fisica erano, ora, essenzialmente due:
- Il Principio d'Indeterminazione, e in posizione subordinata,
- l'equazione (8).
Era nata - prendendo il nome dalla città ove Bohr era divenuto direttore dell'Istituto di Fisica Teorica danese - la cosiddetta "interpretazione di Copenhagen": la Meccanica Quantistica per antonomasia.